Chiudi l'annuncio

La senatrice americana e candidata alla presidenza Elizabeth Warren ha annunciato venerdì scorso in un'intervista a The Verge che desidera che Apple non venda le proprie app sull'App Store. Ha definito le azioni di Apple come uno sfruttamento della sua posizione dominante sul mercato.

Warren ha spiegato, tra le altre cose, che un'azienda non può gestire il proprio App Store vendendovi le proprie app. Nella sua dichiarazione ha invitato Apple a separarsi dall'App Store. "Deve essere l'uno o l'altro", ha detto, aggiungendo che il colosso di Cupertino può gestire il suo app store online o vendere app, ma sicuramente non entrambe le cose.

Alla domanda della rivista La Verge, su come Apple dovrebbe distribuire le sue applicazioni senza gestire l'App Store - che serve ad Apple anche come uno dei metodi per proteggere l'ecosistema iPhone - il senatore non ha risposto. Ha sottolineato però che se l'azienda gestisce una piattaforma sulla quale altri vendono le loro applicazioni, non può vendere i suoi prodotti anche lì, perché in questo caso sfrutta due vantaggi competitivi. Il senatore valuta la possibilità di raccogliere dati da altri venditori così come la possibilità di dare priorità ai propri prodotti rispetto ad altri.

La senatrice paragona il suo piano di “smantellamento della grande tecnologia” a un’epoca in cui le ferrovie dominavano il paese. Allora le ferrovie scoprirono che non dovevano limitarsi a vendere i biglietti ferroviari, ma potevano anche rilevare le ferriere e così ridurre i costi del materiale, mentre il prezzo del materiale aumentava a causa della concorrenza.

Il senatore non descrive questo modo di agire come concorrenza, ma come semplice utilizzo della posizione dominante sul mercato. Oltre alla divisione di Apple e dell'App Store, Elizabeth Warren chiede anche la divisione delle aziende che gestiscono affari e che superano i 25 miliardi di dollari di fatturato annuo in diverse aziende più piccole.

Elizabeth Warren partecipa attivamente alla campagna per le elezioni presidenziali del 2020. Si può presumere che dichiarazioni sulla Silicon Valley e sulle aziende locali arriveranno anche dagli altri candidati. Numerosi politici chiedono che le aziende tecnologiche si adattino maggiormente alla supervisione e alle normative.

Elizabeth Warren

 

.