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Un'alleanza di società IT statunitensi, tra cui Big Five, AOL, Apple, Facebook, Google e Microsoft, menzionate nel progetto Prism della NSA, insieme a gruppi per i diritti umani, ha inviato una richiesta di divulgazione al presidente Barack Obama, al Senato degli Stati Uniti e alla Camera dei Rappresentanti dati sugli accessi alle banche dati segrete.

AOL, Apple, Facebook, Google, Microsoft e Yahoo sono tra i 46 firmatari della lettera che chiede il rilascio di "certi numeri" di richieste avanzate attraverso i Patriot Acts e il Foreign Intelligence Surveillance Act. Le sei aziende citate figurano tra i partecipanti al progetto Prism. Complessivamente, 22 aziende e 24 gruppi diversi, tra cui l'ACLU e l'EFF, hanno firmato la lettera, che ha assunto una posizione fortemente critica nei confronti della NSA e della sua raccolta di dati negli ultimi due mesi. Le compagnie telefoniche statunitensi come AT&T e Verizon non si sono unite ai firmatari. A giugno, il Guardian ha pubblicato un documento in cui delineava l'impegno di Verizon nel fornire informazioni sulle chiamate telefoniche: numeri di telefono, orari e durata delle chiamate. Ciò ha avviato una discussione ad ampio raggio sulla privacy degli utenti.

La richiesta di divulgazione dei dati è in crescita in seguito alla progressiva divulgazione delle pratiche del governo statunitense e della NSA in relazione ai dati personali. Mercoledì c’è stato un dibattito piuttosto acceso tra democratici e repubblicani, i quali hanno sostenuto che il governo aveva oltrepassato la propria autorità raccogliendo i dati. Alcuni hanno indicato che non cercheranno di estendere l'autorità della NSA per raccogliere informazioni simili a quelle sopra menzionate.

I firmatari della lettera chiedono inoltre che il governo pubblichi il suo annuale "rapporto sulla trasparenza", dove indichi il numero esatto degli accessi governativi alle banche dati elettroniche. Allo stesso tempo, chiedono al Senato e al Congresso di applicare le leggi che richiedono una maggiore trasparenza da parte del governo americano e la possibilità per le società IT di accedere alle informazioni raccolte e alla loro pubblicazione pubblica.

La lettera fa seguito a richieste simili presentate al governo degli Stati Uniti da aziende come: Google, Microsoft e Yahoo. La richiesta attuale, tuttavia, è più mirata, poiché alcuni hanno iniziato a preoccuparsi dell'impatto della scoperta che la NSA ha accesso alle informazioni archiviate sui server cloud di Google o Microsoft. Allo stesso tempo, Facebook, Yahoo e Apple temono che la fiducia dei loro clienti venga indebolita.

Fonte: guardian.co.uk
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