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Apparentemente, ormai da mesi, l'app Spotify per Mac, Windows e Linux contiene un grave bug che può causare la scrittura di centinaia di gigabyte di dati non necessari ogni giorno sulle unità del computer. Questo è un problema soprattutto perché tale comportamento può ridurre significativamente la durata dei dischi.

Gli utenti segnalano che in casi estremi l'applicazione Spotify può facilmente scrivere centinaia di gigabyte di dati in una sola ora. Inoltre, non è nemmeno necessario utilizzare attivamente l'applicazione, è sufficiente che venga eseguita in background e non importa nemmeno se i brani vengono salvati per l'ascolto offline o semplicemente ascoltati in streaming.

Tale scrittura dei dati rappresenta un onere negativo soprattutto per gli SSD, che possono scrivere una quantità limitata di dati. Se venissero scritti a una velocità simile a quella di Spotify per un lungo periodo di tempo (mesi o anni), ciò potrebbe ridurre la durata dell'SSD. Nel frattempo, il servizio di streaming musicale svedese ha problemi con l'applicazione segnalato dagli utenti almeno da metà luglio.

Puoi scoprire la quantità di dati che le applicazioni scrivono nell'applicazione Monitoraggio dell'attività, dove selezioni nella scheda in alto Disco e cerca Spotify. Anche durante la nostra osservazione, Spotify su Mac è riuscito a scrivere centinaia di megabyte in pochi minuti, fino a diversi gigabyte in un'ora.

Spotify, leader nel campo dei servizi di streaming musicale, non ha ancora reagito alla spiacevole situazione. Tuttavia, negli ultimi giorni è uscito un aggiornamento dell'app desktop e alcuni utenti riferiscono che la registrazione dei dati si è calmata. Tuttavia, non tutti gli utenti hanno ancora disponibile l'ultima versione e non è nemmeno ufficialmente certo che il problema sia davvero risolto.

Problemi simili non riguardano solo le applicazioni, ma per Spotify è inquietante il fatto che non abbia ancora reagito alla situazione, nonostante l'errore fosse stato segnalato già da diversi mesi. Il browser Chrome di Google, ad esempio, scriveva una grande quantità di dati sui dischi, ma gli sviluppatori hanno già risolto il problema. Quindi, se anche Spotify ti scrive un'enorme quantità di dati, è una buona idea non utilizzare affatto l'applicazione desktop per preservare la vita dell'SSD. La soluzione è la versione web di Spotify.

Aggiornato il 11/11/2016 al 15.45/XNUMX Spotify ha infine commentato l'intera situazione, rilasciando ad ArsTechnica il seguente comunicato:

Abbiamo notato che gli utenti della nostra community chiedono informazioni sulla quantità di dati scritti dall'app desktop Spotify. Abbiamo controllato tutto e qualsiasi potenziale problema verrà risolto nella versione 1.0.42, attualmente disponibile per tutti gli utenti.

Fonte: ArsTechnica
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