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Dopo diversi anni, Apple ha partecipato ufficialmente alla fiera CES, dove era rappresentata in un panel che si occupava di privacy e protezione dei dati sensibili degli utenti. La CPO (Chief Privacy Officer) Jane Horvath ha preso parte al panel e durante il panel sono state raccolte alcune informazioni interessanti.

L'affermazione secondo cui Apple utilizza strumenti speciali per identificare le foto che potrebbero catturare segni di pornografia infantile o abusi sui minori ha avuto maggiore risonanza nei media. Durante il panel non sono state fornite informazioni specifiche sugli strumenti utilizzati da Apple o su come funziona l'intero processo. Anche così, c'è stata un'ondata di interesse derivante dal fatto che l'intera dichiarazione può essere interpretata come qualcuno (o qualcosa) che controlla le foto archiviate su iCloud. Il che potrebbe significare una potenziale violazione della privacy dell’utente.

Jane Horvath al CES
Jane Horvath al CES (fonte)

Tuttavia, Apple non è né la prima né l'ultima ad utilizzare sistemi simili. Ad esempio, Facebook, Twitter o Google utilizzano uno strumento speciale di Microsoft chiamato PhotoDNA, che si occupa di confrontare le foto caricate con un database di immagini su cui è stata catturata quanto sopra. Se il sistema rileva una corrispondenza, contrassegna l'immagine e vengono eseguite ulteriori indagini. Apple vuole utilizzare il suo strumento di monitoraggio delle foto per impedire che sui suoi server vengano trovati materiale pedopornografico e altri file che riprendono attività illegali.

Non è del tutto chiaro quando Apple abbia iniziato a utilizzare questo strumento di scansione, ma diversi indizi suggeriscono che potrebbe essere successo l'anno scorso, quando Apple ha leggermente modificato le informazioni nei termini di servizio di iCloud. In questo caso, la sfida più grande è trovare quella via di mezzo dorata che non ignori le azioni potenzialmente illegali degli utenti di iCloud, ma allo stesso tempo preservi un certo grado di privacy, che, tra l'altro, è qualcosa che Apple ha costruito la sua immagine negli ultimi anni.

Questo argomento è estremamente complesso e complicato. Ci saranno sostenitori di entrambi i lati dello spettro di opinioni tra gli utenti e Apple dovrà procedere con molta attenzione. Recentemente, l'azienda è riuscita a costruire con successo l'immagine di un marchio attento alla privacy e alla protezione delle informazioni dei propri utenti. Tuttavia, strumenti simili e i possibili problemi ad essi associati possono rovinare questa immagine.

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Fonte: CultofMac

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