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La settimana scorsa abbiamo scritto sul fatto che Apple abbia presentato una richiesta ufficiale per una possibile esenzione dalle tariffe che l'amministrazione americana impone su prodotti selezionati provenienti dalla Cina, in particolare sull'elettronica. Secondo la forma attuale delle tariffe, queste si applicherebbero sia al nuovo Mac Pro che ad alcuni accessori. Nel corso del fine settimana è emerso che Apple non ha accolto la sua richiesta. Il presidente americano Donald Trump ha commentato il caso sul suo Twitter.

Venerdì le autorità americane hanno deciso di non conformarsi alle richieste di Apple e di non rimuovere i componenti del Mac Pro dalle liste doganali. Alla fine anche Donald Trump ha commentato l'intera situazione su Twitter, secondo il quale Apple dovrebbe "produrre il Mac Pro negli USA, così non verranno pagati i dazi".

Allo stato attuale, sembra che le autorità statunitensi imporranno tariffe del 25% su alcuni componenti specifici del Mac Pro. Questi obblighi si applicano anche agli accessori Mac selezionati. Al contrario, alcuni prodotti Apple (come Apple Watch o AirPods) non sono soggetti a dazi doganali.

Le aziende americane hanno la possibilità di richiedere un’esenzione dai dazi nei casi in cui i beni incriminati non possono essere importati se non dalla Cina, o se si tratta di beni strategici. A quanto pare alcuni componenti del Mac Pro non rispettano nulla di tutto ciò, ed è per questo che Apple pagherà i dazi. Sarà interessante vedere come ciò influirà in ultima analisi sui prezzi di vendita, poiché Apple vorrà sicuramente mantenere l'attuale livello di margine.

2019Mac Pro 2
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