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L'iPhone 14 non riceverà un nuovo chip, almeno si dice nella comunità Apple. Secondo varie fughe di notizie e speculazioni, solo i modelli Pro dovrebbero avere il nuovo chipset Apple A16 Bionic, mentre i modelli standard devono semplicemente accontentarsi di quello dell'anno scorso. Ma la domanda è se Apple abbia effettivamente torto o se preferisca non seguire la strada tradizionale.

Lasciamo da parte se questa sia la mossa giusta da parte di Apple. Concentriamoci invece sui telefoni concorrenti. È normale che i marchi concorrenti equipaggino solo i loro modelli "pro" con i chip migliori, mentre i pezzi più deboli della stessa generazione non sono così fortunati? Questo è esattamente ciò che ora esamineremo insieme per vedere come stanno effettivamente facendo gli altri produttori. Alla fine, sono leggermente diversi da Apple.

Le bandiere della competizione non fanno differenza

Se guardiamo al mondo dei flagship concorrenti, ci imbattiamo in una scoperta interessante. Ad esempio, la serie Samsung Galaxy S22, che comprende complessivamente tre modelli – Galaxy S22, Galaxy S22+ e Galaxy S22 Ultra, potrebbe essere considerata un concorrente diretto degli attuali iPhone. Questi sono alcuni dei migliori telefoni in circolazione e hanno sicuramente molto da mostrare. Ma quando guardiamo il loro chipset, troviamo la stessa risposta in tutti e tre i casi. Tutti i modelli si basano sull'Exynos 2200, che si basa addirittura sul processo di produzione a 4 nm. Tuttavia, dietro le porte immaginarie dell'Europa, è ancora possibile incontrare l'utilizzo del chip Snapdragon 8 Gen 1 (sempre con processo di produzione a 4 nm). Ma il nucleo è lo stesso – teoricamente non troveremo alcuna differenza in termini di prestazioni, dato che Samsung si affida agli stessi chip per l'intera generazione.

Non riscontreremo alcuna differenza nemmeno nel caso di altri telefoni. Possiamo citare ad esempio anche lo Xiaomi 12 Pro e lo Xiaomi 12, che si affidano anch'essi allo Snapdragon 8 Gen 1. Anche con gli smartphones di Google non è praticamente diverso. La sua offerta attuale è dominata dal Pixel 6 Pro, accanto al quale viene ancora venduto il Pixel 6. Entrambi i modelli si basano sul chipset Tensor di Google in combinazione con il coprocessore di sicurezza Titan M2.

Chip Apple A15

Perché Apple vuole utilizzare il chip dell'anno scorso?

Naturalmente, la domanda è anche perché Apple voglia effettivamente utilizzare il chip Apple A15 Bionic dell'anno scorso, quando può optare per una versione più nuova e, soprattutto, più potente. A questo proposito forse viene offerta una sola spiegazione. Il colosso di Cupertino vuole semplicemente risparmiare. Dopotutto si può contare sul fatto che il chip A15 Bionic ha molto di più a sua disposizione, dato che non lo mette solo negli attuali iPhone, ma anche nell'iPhone SE di terza generazione, nell'iPad mini, e molto probabilmente scommetterà su di esso anche nell'iPad di prossima generazione. In questo senso è più semplice affidarsi a una tecnologia relativamente vecchia, lasciando quella più nuova, che ovviamente deve essere più costosa, esclusivamente per i modelli Pro. Pensi che Apple stia facendo la mossa giusta o dovrebbe restare fedele ai vecchi metodi?

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