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Anche prima dell’introduzione dell’iPhone 13 nel settembre dello scorso anno, circolavano voci su come quest’ultima gamma di telefoni Apple avrebbe supportato le connessioni satellitari. Alla fine non se ne è fatto nulla, o almeno Apple non ne ha dato notizia in alcun modo. Ora si ipotizza la stessa funzionalità anche per l'Apple Watch. Apple ha buone intenzioni, ma apprezzeremmo se si concentrasse in una direzione leggermente diversa. 

Le chiamate e i messaggi via satellite possono salvare vite umane, sì, ma il loro utilizzo è molto limitato. Analista riconosciuto Mark Gurman z Bloomberg gli credono, ma considerando come Apple insegue i soldi, questa funzionalità costosa non ha alcuna possibilità di successo con il mortale medio, quindi sarebbe una vera sorpresa se la vedessimo davvero. Ma è vero che in febbraio Globalstar ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l'acquisto di 17 nuovi satelliti per fornire "servizi satellitari continui" a un cliente anonimo che lo ha pagato centinaia di milioni di dollari. Se è Apple, possiamo solo discutere.

Apple Watch ha un potenziale diverso 

Nella Repubblica Ceca non utilizziamo molto le chiamate via satellite a causa della copertura di qualità relativamente alta. Cioè, magari sulle cime delle montagne e nel caso in cui venissimo colpiti da qualche disastro naturale che danneggerebbe i trasmettitori. Anche così, questa tecnologia sarebbe intesa solo per chiedere aiuto, quindi speriamo che anche se ci fosse questa opzione, forse nessuno ne avrebbe bisogno.

Ma Apple, se volesse, potrebbe ottenere molto di più con l'Apple Watch. Innanzitutto dovrebbe renderli un dispositivo separato, non legato all'iPhone e che possa funzionare senza la sua sincronizzazione iniziale e qualsiasi connessione successiva. Il secondo passo sarebbe poi quello di integrare una vera eSIM, non semplicemente una copia della SIM dell’iPhone. Logicamente verrebbe offerto direttamente con la versione Cellular.

Quindi porteremmo al polso un dispositivo perfettamente funzionante e in grado di comunicare in modo indipendente, che potremmo integrare solo con un iPad e scartare completamente l'iPhone. Ora, ovviamente, questo è piuttosto impensabile, ma con l'arrivo dei dispositivi AR o VR di Apple, potrebbe non essere del tutto fuori questione. Dopotutto, le tecnologie moderne sono in continuo sviluppo e i telefoni cellulari non hanno più molto da offrire, né in termini di design né in termini di controllo.

I dispositivi classici stanno diventando sempre più noiosi e solo una manciata di produttori scommette ancora su dispositivi flessibili, primo fra tutti Samsung, che ha già sul mercato tre generazioni dei suoi seghetti alternativi. È ancora più o meno una certezza che un giorno vedremo un successore degli smartphone, perché raggiungeranno il loro limite prestazionale. Allora perché non miniaturizzarli completamente in qualcosa che indossiamo al polso ogni giorno, senza restrizioni inutilmente vincolanti.

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