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Oggi su Internet cominciano ad apparire informazioni su una novità molto interessante relativa alle mele, che potrebbe essere presentata al mondo già domani. Secondo questi rapporti, Apple è pronta a introdurre un nuovissimo sistema che scansionerà le foto sul tuo dispositivo, con algoritmi di hashing che cercano una corrispondenza che indichi le immagini di abusi sui minori archiviate. Può trattarsi, ad esempio, anche di pornografia infantile.

iPhone 13 Pro (rendering):

In nome della sicurezza, il sistema dovrebbe essere cosiddetto lato client. In pratica ciò significa che tutti i calcoli e i confronti avverranno direttamente sul dispositivo, quando l'iPhone scaricherà la banca dati delle impronte digitali necessaria per i confronti individuali. Se ci fosse un risultato positivo, il caso verrebbe probabilmente trasmesso a un lavoratore regolare per la revisione. Al momento, comunque, possiamo solo fare ipotesi su come funzionerà il sistema in finale, quali saranno le sue condizioni e possibilità. Al momento quindi non ci resta che attendere la presentazione ufficiale. Qualcosa di simile funziona già in iOS, ad esempio, quando il telefono è in grado di riconoscere e classificare diverse foto tramite il Machine Learning.

Tuttavia sul nuovo sistema ha attirato l'attenzione l'esperto di sicurezza e crittografia Matthew Green, secondo il quale si tratta di un campo estremamente complicato. Perché gli algoritmi di hashing possono andare storti abbastanza facilmente. Nel caso in cui Apple concedesse ai governi e alle organizzazioni governative l’accesso proprio al database delle cosiddette impronte digitali, che vengono utilizzate per confrontare ed eventualmente identificare le immagini di abusi sui minori, c’è il rischio che il sistema possa essere utilizzato anche per altri scopi. . Questo perché questi soggetti potrebbero cercare deliberatamente altre impronte digitali, il che in casi estremi può portare alla soppressione dell’attivismo politico e simili.

applicazioni per iPhone

Ma non c’è motivo di farsi prendere dal panico, almeno per ora. Ad esempio, anche tutte le foto archiviate su iCloud tramite backup non vengono infine crittografate, ma vengono archiviate in forma crittografata sui server di Apple, mentre le chiavi stesse vengono conservate ancora una volta dal colosso di Cupertino. Pertanto, in caso di emergenza giustificata, i governi possono richiedere che determinati materiali siano resi disponibili. Come accennato in precedenza, al momento non è chiaro come sarà il sistema finale. L’abuso sui minori è un problema enorme e certamente non fa male avere a portata di mano gli strumenti adeguati per rilevarlo. Allo stesso tempo, però, non si deve abusare di tale potere.

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