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In Russia, oggi è stata approvata una legge controversa con la firma del presidente Putin, che complica notevolmente la vita dei produttori di smartphone e altri dispositivi elettronici "intelligenti". Le reazioni non si sono fatte attendere e molti produttori si sono opposti fermamente alla nuova legge.

La nuova legislazione richiede che tutta l’elettronica intelligente venduta sul mercato russo contenga software russo approvato dal governo. Riguarda sia i telefoni che i computer, i tablet o le smart TV. L'argomento principale è aumentare la competitività degli sviluppatori nazionali rispetto a quelli stranieri, nonché la "praticità" del fatto che i proprietari non dovranno scaricare nuove applicazioni subito dopo aver acceso un nuovo dispositivo. Si tratta però di ragioni piuttosto sostitutive, in realtà saranno un po' altrove, ed è chiaro a molti quale sia il problema in questo caso.

La legge, che entrerà in vigore il 1 luglio del prossimo anno, non piace nemmeno ai rivenditori di elettronica, che affermano che è stata adottata in fretta, senza alcuna consultazione con venditori o produttori, e senza un processo sufficiente di commenti da parte delle varie parti interessate. Un grande timore (e probabilmente giustificato) è che le applicazioni preinstallate possano essere utilizzate per spiare gli utenti o cosa fanno, cosa guardano e quali informazioni consumano.

Per quanto riguarda Apple, le prime reazioni alla proposta di legge sono state molto negative e l'azienda ha fatto sapere che preferirebbe abbandonare l'intero mercato se dovesse vendere dispositivi con software di terze parti preinstallato. Le reazioni odierne direttamente da parte dell'azienda sarebbero state nello spirito del fatto che la nuova legge dopo Apple (e altri) richiede praticamente l'installazione di un jailbreak immaginario su tutti i dispositivi venduti sul mercato russo. E l’azienda presumibilmente non può identificarsi con questo rischio.

Secondo i media russi, il governo russo preparerà un elenco di applicazioni che i produttori di elettronica dovranno preinstallare automaticamente nei loro dispositivi venduti sul mercato russo. C'è da aspettarsi che dopo la pubblicazione di questo elenco, qualcosa inizierà a succedere solo da parte dei produttori. Sarà interessante vedere come reagirà Apple all'intero caso, perché la dichiarazione originale è sostanzialmente in completa contraddizione con il comportamento dell'azienda sul mercato cinese, dove cede al regime dove necessario.

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Fonte: iMore

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