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Apple è vista come un'azienda che non è esattamente particolarmente aperta per quanto riguarda le opzioni dell'utente. Ed è vero in una certa misura. Apple non vuole che tu giochi con cose di cui non hai bisogno quando tutto funziona come dovrebbe. Al contrario, ci sono cose a cui dà accesso non solo agli sviluppatori ma anche agli utenti, da dispositivi diversi dal proprio. Semplicemente non se ne parla molto. 

Da un lato qui abbiamo un ecosistema chiuso, dall’altro alcuni elementi che lo oltrepassano. Ma per certe cose, Apple desidera che il lupo (l’utente) venga mangiato e la capra (Apple) rimanga intera. Stiamo parlando nello specifico del servizio FaceTime, ovvero di una piattaforma per le (video)chiamate. L'azienda li ha introdotti nel 2011, con iOS 4. Dieci anni dopo, nel 2021, con iOS 15, è arrivata la possibilità di condividere inviti, oltre a molti altri miglioramenti sotto forma di SharePlay, ecc.

Ora puoi anche inviare un collegamento con un invito a FaceTime ad amici e familiari che utilizzano Windows o Android con il browser Chrome o Edge. Anche queste chiamate vengono crittografate durante l'intera trasmissione, il che significa che sono altrettanto private e sicure come tutte le altre chiamate FaceTime. Il problema è che si tratta di un gesto utile, ma piuttosto fragile, da parte di Apple.

Era già stato risolto con il caso Epic Games. Se Apple lo volesse, potrebbe avere la più grande piattaforma di chat al mondo, mettendo in ombra persino WhatsApp. Tuttavia, Apple non ha voluto rilasciare il suo iMessage al di fuori delle sue piattaforme. Anche se ha fatto alcune concessioni con FaceTime, ne limita comunque altre e la domanda è se risolvere la chiamata tramite FaceTime o un altro servizio, quando ne abbiamo così tanti qui. La situazione sarebbe diversa se l’azienda rilasciasse un’app autonoma.

Applicazione Android 

Ma il motivo per cui è così è per una ragione egoistica: il profitto. FaceTim non genera alcun ricavo per Apple. Si tratta di un servizio gratuito, esattamente l'opposto di Apple Music e Apple TV+. Entrambe queste piattaforme, ad esempio, hanno applicazioni separate su Android. Questo perché Apple ha bisogno di acquisire nuovi utenti qui indipendentemente dalla piattaforma che utilizzano, e in una certa misura è ovviamente la strategia giusta. Queste piattaforme sono disponibili anche via web o sulle smart TV. Entrambi sono però vincolati ad un abbonamento, senza il quale è possibile utilizzarli solo per un periodo limitato.

FaceTime è gratuito e lo è ancora. Ma con il passo in cui Apple li ha rilasciati almeno via web, ne dà un'annusata ad altri utenti oltre a quelli che utilizzano i suoi prodotti. Con questo inconveniente del servizio viene esercitata una pressione indiretta su di loro affinché si arrendano e acquistino dispositivi Apple e utilizzino le loro capacità in modo nativo, il che ovviamente porta già un profitto ad Apple. Questo è in realtà il passo giusto per quanto riguarda le intenzioni di mercato dell'azienda. Ma tutto in qualche modo finisce con la consapevolezza dell'utente. Si parla molto di Apple, ma la stessa Apple non informa l'utente su queste opzioni, il che di fatto seppellisce in una certa misura tutto e le funzioni in questione vengono dimenticate. Ma sicuramente non è vero che Apple sia chiusa come in passato. Ci sta provando, ma forse troppo lentamente e goffamente. 

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