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Od anni 2013 la questione se Apple e molte altre società verranno risolte al Congresso degli Stati Uniti non evita il pagamento decine di miliardi di dollari in tasse. Da anni 2014 anche la Commissione Europea è attivamente coinvolta in questo.

L'ultima volta è apparso un messaggio relativo a questo problema questo gennaio, quando Apple fu minacciata di dover pagare oltre otto miliardi di dollari a causa dell'utilizzo di aiuti di Stato illegali in Irlanda. Se ciò accadrà dovrà essere deciso a marzo. Le finanze di Apple sono attualmente ancora sotto indagine da parte dell'Unione Europea, e ieri Apple ha dichiarato ai legislatori europei di pagare tutte le tasse in Irlanda e di non essere favorita rispetto ad altre società a questo riguardo.

Il vicepresidente delle operazioni europee di Apple a Cork, in Irlanda, Cathy Kearney, ha dato l'annuncio, aggiungendo che qualunque sia l'esito dell'indagine in corso, Apple rimane "impegnata nei confronti dell'Irlanda". “Crediamo di aver pagato ogni centesimo delle tasse dovute in Irlanda. Non ci sembra che gli aiuti di Stato abbiano avuto un ruolo in questo caso, e suppongo che alla fine dovremmo aspettarci un risultato tale da giustificarci. Penso che il governo irlandese sia d'accordo con questo punto di vista", ha detto Kearney a Bruxelles.

L'indagine in corso su Apple fa parte di un piano più ampio della Commissione Europea volto a concentrarsi su possibili violazioni ed elusioni delle leggi nella valutazione e nel pagamento delle tasse. Il suo ultimo risultato è l'ordine a Olanda e Lussemburgo di riscuotere fino a trenta milioni di euro di tasse da Starbucks e Fiat Chrysler Automobiles, e sono indagate anche le società McDonald's, Aplhabet (madre di Google) e Inter Ikea. Tutti concordano sul fatto che non hanno beneficiato di alcun vantaggio fiscale rispetto ad altre società internazionali.

Fonte: Bloomberg Affari
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