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Negli ultimi giorni Apple ha effettuato una sorta di raid sull'App Store. Rimuove dal suo app store quelli che condividono la posizione dei suoi utenti senza autorizzazione. Ciò avviene sulla base di una violazione delle regole dell'App Store, che sono le stesse per tutti gli sviluppatori. Finora diverse app sono scomparse dallo store.

Apple agisce quindi in relazione all'imminente arrivo della nuova legislazione europea, che cambierà in modo significativo le condizioni alle quali i fornitori di servizi possono archiviare e condividere informazioni personali sui propri clienti o utenti. Apple prende di mira le app che condividono i dati sulla posizione dei propri utenti senza chiedere il permesso per farlo.

Se Apple trova un'app di questo tipo, la disabiliterà temporaneamente dall'App Store e contatterà lo sviluppatore affermando che la sua app viola determinate politiche dell'App Store (in particolare, punti 5.1.1 e 5.1.2. sull'inoltro dei dati sulla posizione senza il consenso dell'utente). Fino a quando tutti gli elementi che violano i punti sopra indicati non saranno rimossi dall'applicazione, l'applicazione rimarrà indisponibile. Al contrario, dopo la loro rimozione, l’intero caso verrà nuovamente indagato e, se le regole saranno rispettate, l’applicazione sarà nuovamente disponibile.

Questi passaggi si applicano principalmente a quelle applicazioni che non informano sufficientemente gli utenti (o non informano affatto) su cosa sta succedendo ai loro dati, dove l'applicazione li sta inviando e chi ha o avrà accesso ad essi. Un semplice consenso a fornire informazioni ad Apple non sarebbe sufficiente. L'azienda desidera che gli sviluppatori offrano agli utenti informazioni dettagliate su ciò che sta accadendo e accadrà con i loro dati. Allo stesso modo, Apple prende di mira le applicazioni che raccolgono dati sugli utenti al di fuori dell'ambito dell'applicazione stessa. In altre parole, se l'applicazione raccoglie informazioni su di te di cui non ha bisogno per il suo funzionamento, scompare dall'App Store.

I suddetti requisiti per gli sviluppatori sono legati alla nuova legislazione dell'UE, che si concentra sui dati personali degli utenti. Molti lo conoscono con la sigla GDPR. Questo nuovo quadro legislativo entrerà in vigore dalla fine di maggio e negli ultimi due mesi ha causato una grande ondata di cambiamenti, soprattutto nel caso dei social network e di altre piattaforme che lavorano ampiamente con i dati personali degli utenti.

Fonte: 9to5mac

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