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Se i rivali tecnologici condividono apertamente dati e conoscenze, questo è il campo dell’intelligenza artificiale, che grazie alla cooperazione reciproca avanza molto più velocemente. Apple, che finora è rimasta in disparte cercando di tenere nascoste le sue iniziative, ora probabilmente si unirà a loro. L'azienda californiana vuole collaborare con esperti esterni e accademici di tutto il mondo e, grazie a ciò, acquisire ulteriori esperti nei suoi team.

Russ Salakhutdin, capo della ricerca sull'intelligenza artificiale di Apple, ha rivelato le informazioni alla conferenza NIPS, dove vengono discusse questioni come l'apprendimento automatico e le neuroscienze. Dal filmato della presentazione pubblicato da persone che non vogliono essere nominate data la delicatezza dell'argomento, si legge che Apple sta lavorando sulle stesse tecnologie della concorrenza, per ora solo in segreto. Questi includono, ad esempio, il riconoscimento e l’elaborazione delle immagini, la previsione del comportamento degli utenti e degli eventi del mondo reale, la modellazione dei linguaggi per gli assistenti vocali e la comprensione di come affrontare situazioni incerte quando gli algoritmi non possono offrire decisioni sicure.

Per il momento Apple ha creato un profilo più prominente e pubblico in questo ambito solo all'interno dell'assistente vocale Siri, che sta gradualmente migliorando ed espandendo, ma la concorrenza spesso ha una soluzione leggermente migliore. Soprattutto Google o Microsoft non si concentrano solo sugli assistenti vocali, ma anche sulle altre tecnologie sopra menzionate, di cui parlano apertamente.

Apple dovrebbe ora iniziare a condividere le sue attività di ricerca e sviluppo sull'intelligenza artificiale, quindi è possibile che avremo almeno un'idea approssimativa di ciò su cui stanno lavorando a Cupertino. Per Apple, altrimenti molto riservata, questo è sicuramente un passo relativamente grande, che dovrebbe aiutarla nella lotta competitiva e nell'ulteriore sviluppo delle proprie tecnologie. Aprendo lo sviluppo, Apple ha maggiori possibilità di attrarre esperti chiave.

Nel convegno si è discusso, ad esempio, anche del metodo LiDAR, che consiste nella misurazione remota della distanza mediante un laser, e della già citata previsione degli eventi fisici, fondamentali per lo sviluppo di tecnologie autonome per le automobili. Apple ha dimostrato questi metodi in immagini con automobili, anche se secondo i presenti non ha mai parlato concretamente dei propri progetti in questo settore. Comunque, è emerso questa settimana lettera indirizzata all'Amministrazione per la sicurezza stradale degli Stati Uniti, in cui l'azienda californiana riconosce gli sforzi.

Considerando la sempre crescente apertura di Apple e il campo generalmente in rapido sviluppo dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie correlate, sarà sicuramente molto interessante osservare gli ulteriori sviluppi nell'intero mercato. Nella conferenza citata si è anche detto che l'algoritmo di riconoscimento delle immagini di Apple è già due volte più veloce di quello di Google, ma vedremo cosa significherà in pratica.

Fonte: Business Insider, Quarzo
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