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Tra gli altri, Bob Iger, CEO della Disney, è membro del consiglio di amministrazione di Apple. Tuttavia, il suo posto potrebbe essere minacciato dall'emergente servizio di streaming, o meglio dal fatto che questo tipo di servizio dovrebbe essere lanciato sia da Apple che da Disney. Apple non ha ancora chiesto a Iger di dimettersi dal consiglio di amministrazione, ma alcuni rapporti suggeriscono che il lancio di servizi in entrambe le società potrebbe rappresentare un ostacolo alla permanenza di Iger nel consiglio di amministrazione, poiché le società diventano concorrenti in quella direzione.

Bob Iger è membro del consiglio di amministrazione di Apple dal 2011. Sebbene Apple, secondo le sue stesse parole, abbia alcuni accordi commerciali con Disney, Iger non figura in modo prominente in questi accordi. Entrambe le società prevedono di lanciare i propri servizi di streaming incentrati sui contenuti video entro la fine dell'anno. Finora, sia Apple che Disney sono relativamente riservate nel rilasciare dichiarazioni più specifiche, lo stesso Iger non ha commentato l'intera questione.

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Fonte: varietà

Non è la prima volta nella storia di Apple che si verifica un simile conflitto di interessi tra l’azienda e i membri del consiglio di amministrazione. Quando Google si è impegnata maggiormente nel settore degli smartphone, il CEO di Google Eric Schmidt ha dovuto lasciare il consiglio di amministrazione dell'azienda di Cupertino. La sua partenza è avvenuta durante la guida di Steve Jobs, che ha chiesto personalmente a Schmidt di andarsene. Jobs ha addirittura accusato Google di copiare alcune funzionalità del sistema operativo iOS.

Tuttavia, nel caso di Iger probabilmente un conflitto di questo tipo non è imminente. Iger sembra avere un rapporto molto affettuoso con Cook. Tuttavia, dato che Disney è nella lista dei possibili obiettivi di acquisizione da parte di Apple, la situazione potrebbe eventualmente avere uno sviluppo ancora più interessante. A questo proposito l’unica cosa certa al 100% è che teoricamente Apple può permettersi l’acquisizione.

Fonte: Bloomberg

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