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In passato sono stati diversi gli scandali legati al social network Facebook, ma quello attuale sembra essere il più significativo in termini di portata e gravità. Alla vicenda si aggiungono poi altri scandali minori: l'ultimo dei quali Facebook ha cancellato i messaggi di Mark Zuckerberg. Cosa è successo realmente?

Quando i messaggi scompaiono

La settimana scorsa diversi siti di notizie hanno annunciato che il social network Facebook ha cancellato i messaggi del suo fondatore Mark Zuckerberg. Si trattava ad esempio di messaggi inviati a ex dipendenti o a persone esterne a Facebook: i messaggi sono scomparsi completamente dalla casella di posta dei destinatari.

Per diverso tempo Facebook ha evitato accuratamente di ammettere esplicitamente la responsabilità di questa mossa. “Dopo che le e-mail di Sony Pictires sono state violate nel 2014, abbiamo apportato diverse modifiche per proteggere le comunicazioni dei nostri dirigenti. Una parte di essi limitava la quantità di tempo in cui i messaggi di Mark sarebbero rimasti su Messenger. Lo abbiamo fatto nel pieno rispetto dei nostri obblighi legali in materia di conservazione dei messaggi", ha affermato Facebook in una nota.

Ma Facebook ha davvero poteri così ampi? L'editore di TechCrunch Josh Constine ha osservato che non c'è nulla nelle regole pubblicamente note che autorizza Facebook a eliminare contenuti dagli account utente purché il contenuto non violi gli standard della comunità. Allo stesso modo, la possibilità degli utenti di eliminare i messaggi non si applica agli altri utenti: il messaggio che elimini dalla tua casella di posta rimane nella posta in arrivo dell'utente con cui stai scrivendo.

Non è del tutto chiaro cosa esattamente Facebook volesse ottenere cancellando i messaggi di Zuckerberg. Sapere che un'azienda sia in grado di manipolare in questo modo il contenuto delle caselle di posta dei suoi utenti è a dir poco inquietante.

Sembra che il popolare social network e il suo amministratore delegato non avranno pace nemmeno dopo che il caso Cambridge Analytica sembrerà essersi calmato. La fiducia degli utenti è stata gravemente danneggiata e ci vorrà del tempo prima che Zuckerberg e il suo team la riconquistino.

Sì, leggiamo i tuoi messaggi

Ma il "caso Zuckerberg" non è stato l'unico problema sorto in relazione a Facebook e al suo Messenger. Facebook ha recentemente ammesso di analizzare attentamente le conversazioni scritte dei suoi utenti.

Secondo Bloomberg, i dipendenti autorizzati di Facebook analizzano le conversazioni scritte private dei propri utenti nello stesso modo in cui esaminano i contenuti disponibili pubblicamente su Facebook. I messaggi sospettati di violare le regole della community vengono esaminati dai moderatori, che possono intraprendere ulteriori azioni al riguardo.

"Ad esempio, quando invii una foto su Messenger, i nostri sistemi automatizzati la scansionano utilizzando tecnologie comparative per determinare se si tratta, ad esempio, di contenuti discutibili. Se invii un collegamento, lo scansioniamo alla ricerca di virus o malware. Facebook ha sviluppato questi strumenti automatizzati per fermare rapidamente comportamenti inappropriati sulla nostra piattaforma", ha detto un portavoce di Facebook.

Anche se oggi probabilmente in pochi si fanno illusioni sul rispetto della privacy su Facebook, per molti le segnalazioni di questo tipo emerse di recente rappresentano validi motivi per abbandonare definitivamente la piattaforma.

Fonte: TheNextWeb, TechCrunch

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