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L'altro ieri è arrivata nell'App Store un'altra applicazione di Google, che mette a disposizione un altro dei suoi servizi, questa volta il traduttore dinamico Translate. Sebbene non sia la prima applicazione a utilizzare il gigantesco database di Google, a differenza di altre, può utilizzare la propria tecnologia di proprietà di Google, in questo caso l'input vocale.

L'ambiente applicativo è letteralmente la culla del minimalismo. Nella parte superiore scegli le lingue da cui vuoi tradurre. Tra queste due caselle troverai un pulsante per cambiare lingua. Successivamente, abbiamo un campo per l'inserimento del testo. Puoi inserire parole e intere frasi, la traduzione funziona esattamente come la conosci dalla versione web. Ma l'input vocale è più interessante. Google ha già dimostrato la funzione di elaborazione vocale nella sua app mobile, dove registra la tua voce e poi la converte in testo scritto. Questa funzione era possibile per 15 diverse lingue del mondo, compreso il ceco (purtroppo la Slovacchia dovrà aspettare ancora un po'). Lo stesso vale con Google Translate, dove invece di scrivere il testo basta pronunciare la frase indicata. Bisogna però articolarlo bene.

Quando il testo viene inserito in uno dei due modi, viene inviata una richiesta al server di Google. Traduce il testo in un istante e lo rimanda all'applicazione. Il risultato è lo stesso che otterresti direttamente sul web o nel browser Chrome, che ha un traduttore integrato. Nel caso di traduzione di una sola parola, le altre opzioni compaiono sotto la riga, peraltro disposte per parti del discorso. Se la lingua di destinazione è tra le 15 supportate dall'input vocale, puoi premere la piccola icona dell'altoparlante che apparirà accanto al testo tradotto e una voce sintetica te lo leggerà.

Puoi anche salvare il testo tradotto tra i tuoi preferiti utilizzando l'icona a forma di stella. Le traduzioni salvate possono quindi essere trovate in una scheda separata. Una caratteristica interessante dell'app è che se capovolgi il telefono dopo la traduzione, vedrai la frase tradotta a schermo intero con la dimensione del carattere più grande possibile.

Ne vedo l'uso, ad esempio, negli stand vietnamiti, quando non è possibile mettersi d'accordo su ciò di cui si ha effettivamente bisogno a causa della barriera linguistica. In questo modo ti basterà dirlo al telefono e poi mostrare la traduzione al venditore asiatico in modo che possa vedere la tua richiesta anche a 10 metri di distanza. Peggio però se utilizzato all’estero, dove un traduttore del genere sarebbe paradossalmente il più adatto. Il problema è ovviamente il funzionamento online del dizionario, che può diventare piuttosto costoso in roaming. Tuttavia, l'applicazione troverà sicuramente la sua utilità e vale la pena provare anche solo l'input vocale, anche se è gratuito. Piacerà anche la localizzazione ceca.

Google Traduttore: gratuito

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