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Quando Apple presentò i suoi iMac G3 dai colori vivaci alla fine degli anni '4, era chiaro a tutti che non avrebbe sempre seguito le convenzioni globali quando si trattava di progettazione di computer. L'arrivo dell'iMac GXNUMX qualche anno dopo non fece altro che confermare questa ipotesi. Nell'articolo di oggi ripercorriamo brevemente la storia della "lampada" bianca dell'officina Apple.

Apple ha lanciato la prima versione del suo iMac G4, conosciuto anche come "la lampada", nel gennaio 2002. L'iMac G4 vantava un look davvero unico. Era dotato di un display LCD montato su una gamba regolabile con base semisferica. L'iMac G4 aveva un'unità ottica ed era dotato di un processore della serie PowerPC G4 74xx. La suddetta base dal raggio di 10,6” nascondeva tutti i componenti interni, come scheda madre e disco rigido.

A differenza del suo predecessore, l'iMac G3, disponibile in plastica traslucida in una varietà di colori, l'iMac G4 veniva venduto solo in bianco brillante. Insieme al computer, gli utenti hanno ricevuto anche una tastiera Apple Pro e un mouse Apple e, se interessati, potevano anche ordinare gli altoparlanti Apple Pro. Naturalmente, il computer era dotato di altoparlanti interni, ma non raggiungevano una tale qualità del suono.

L'iMac G4, originariamente chiamato Nuovo iMac, è stato venduto insieme all'iMac G3 per diversi mesi. All'epoca Apple stava dicendo addio ai monitor CRT per i suoi computer, ma la tecnologia LCD era troppo costosa e, dopo la fine delle vendite dell'iMac G3, nel portafoglio Apple sarebbe mancato un computer relativamente conveniente adatto al settore educativo. Ecco perché Apple ha lanciato il suo eMac nell'aprile del 2002. Il nuovo iMac si guadagnò ben presto il soprannome di "lampada", e Apple sottolineava anche nelle sue pubblicità la possibilità di regolare la posizione del suo monitor. Il primo iMac aveva una diagonale del display di 15 pollici, col tempo si aggiunse una versione da 17" e addirittura una da 20".

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