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All'inizio di marzo, Apple ha concluso con eleganza la prima generazione di chip Apple Silicon. Come ultimo della serie M1 è stato introdotto il chipset M1 Ultra, attualmente disponibile nei computer Mac Studio. Grazie al passaggio dai processori Intel alla propria soluzione, il colosso di Cupertino è riuscito ad aumentare enormemente le prestazioni in un tempo relativamente breve, mantenendo bassi i consumi energetici. Ma, ad esempio, non abbiamo ancora visto Mac Pro su una propria piattaforma. Dove si sposterà Apple Silicon nei prossimi anni? In teoria, il prossimo anno potrebbe verificarsi un cambiamento fondamentale.

La speculazione molto spesso ruota attorno all'arrivo di un processo di produzione migliore. La produzione degli attuali chip Apple Silicon è gestita dal partner di lunga data di Apple, il colosso taiwanese TSMC, che attualmente è considerato leader nel campo della produzione di semiconduttori e possiede solo le migliori tecnologie. L'attuale generazione di chip M1 si basa sul processo di produzione a 5 nm. Ma un cambiamento fondamentale dovrebbe avvenire relativamente presto. Dell'uso di un processo di produzione migliorato a 5 nm si parla più spesso nel 2022, mentre un anno dopo vedremo chip con un processo di produzione a 3 nm.

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Apple M1: il primo chip della famiglia Apple Silicon

Processo di produzione

Ma per capirlo correttamente, spieghiamo rapidamente cosa indica effettivamente il processo produttivo. Oggi possiamo vederne menzioni praticamente ovunque, sia che si parli dei tradizionali processori per computer o dei chip per smartphone e tablet. Come accennato in precedenza, è espressa in unità nanometriche, che determinano la distanza tra due elettrodi sul chip. Più piccolo è, più transistor potranno essere posizionati su un chip della stessa dimensione e, in generale, offriranno prestazioni più efficienti, che avranno un effetto positivo sull'intero dispositivo che sarà dotato del chip. Un altro vantaggio è il minor consumo di elettricità.

Il passaggio al processo produttivo a 3 nm porterà senza dubbio cambiamenti significativi. Del resto, queste sono richieste direttamente da Apple, che deve tenere il passo con la concorrenza e offrire ai propri clienti le migliori soluzioni possibili e più efficienti. Possiamo anche collegare queste aspettative con altre speculazioni che ruotano attorno ai chip M2. A quanto pare, Apple sta pianificando un salto di prestazioni molto più grande di quello visto finora, il che piacerà sicuramente soprattutto ai professionisti. Secondo alcuni rapporti, Apple sta pianificando di collegare insieme fino a quattro chip con il processo di produzione a 3 nm e di portare così un pezzo che offrirà un processore fino a 40 core. A quanto pare, abbiamo sicuramente molto da aspettarci.

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