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I tempi stanno cambiando e anche se Apple resisterà come può, dovrà arrendersi o crollerà duramente. Ma va bene oppure no? Dipende da te come vedi la situazione, perché come ogni cosa, ci sono due opinioni. Ma se Apple si tirasse indietro, non sarebbe lontana dal fatto che il suo iOS diventasse effettivamente Android. 

Apple è un paradiso circondato da un'alta recinzione, soprattutto quando si tratta dei suoi iPhone e iOS. Lo sappiamo tutti e lo abbiamo accettato quando abbiamo acquistato i suoi telefoni: forse è proprio per questo che molti hanno acquistato l'iPhone. Abbiamo un solo app store, una sola piattaforma di pagamento telefonico e opzioni di espansione minime. Esiste un modo per sbloccare i cancelli di questa recinzione, ma è noioso e non ufficiale. Il jailbreak non è sicuramente per tutti.

Con la crescente pressione e le crescenti preoccupazioni di Apple riguardo a possibili battaglie giudiziarie e vari ordini da parte delle autorità antitrust, l'azienda sta gradualmente allentando ciò che prima era impensabile. In iOS è possibile configurare ad esempio client alternativi per la posta elettronica e un browser web che non provengono dall'officina Apple. Ma da questo punto di vista può sembrare comunque ok e in realtà un passo amichevole verso l'utente, perché puoi utilizzare l'iPhone con un computer Windows dove non hai i servizi Apple. In questo modo puoi facilmente impostare che desideri utilizzare principalmente quelle soluzioni che utilizzi anche su un'altra piattaforma. 

Naturalmente, questa mossa ha anche evitato che Apple venisse accusata di imporre l'uso delle sue app ai suoi utenti sui suoi telefoni e sulla sua piattaforma (suona un po' troppo inverosimile anche a te?). Per evitare una situazione simile con la piattaforma Najít, ha prima fatto entrare sviluppatori di terze parti e solo dopo ha annunciato il suo AirTag. Qui ha funzionato, perché forse l'interesse per questa piattaforma da parte dei produttori non è quello previsto, da cui l'azienda trae profitto vendendo i suoi accessori di localizzazione. 

Il caso ApplePay 

Da quando è possibile pagare con l'iPhone, è possibile solo tramite la funzione Apple Pay, che fa parte dell'applicazione Wallet, cioè dell'applicazione Wallet. Quindi si tratta ancora una volta di un’esclusività che non può essere aggirata, quindi di un certo monopolio che non piace alle autorità di regolamentazione. Ovviamente Apple lo sa, per questo non consente pagamenti anche con altre soluzioni, e anzi sembra che stesse solo cercando di vedere quanto tempo ci sarebbe voluto. Il codice della prima versione beta dei sistemi mobili di Apple, contrassegnato 16.1, indica che dovrebbe essere possibile eliminare l'applicazione Wallet anche con il servizio Apple Pay, che registra il fatto di iniziare a utilizzare un'alternativa. Ma qualche proprietario di iPhone lo vuole davvero?

Questa mossa consentirebbe quindi ancora una volta di stabilire barriere chiaramente definite che Apple non vuole far oltrepassare ai suoi utenti, citando la sicurezza. Il prossimo passo potrebbe essere l'App Store e la possibilità di installare applicazioni e giochi su iOS e iPadOS da fonti diverse da questo Apple Store. Anche in questo caso, però, ci troviamo di fronte al problema della sicurezza, con cui Apple sta lottando, e vale davvero la pena di verificare se questi passaggi sono corretti. Per gli sviluppatori certo, ma per gli utenti? Vogliamo davvero un altro Android qui dove chiunque possa fare quello che vuole? 

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