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Sono passati solo meno di due mesi da quando Apple ha reso disponibile iOS 13 agli utenti abituali ed è già stato rilasciato il primo jailbreak del sistema. Nello specifico, utilizza la versione beta pubblica dello strumento checkra1n controllo errori di sicurezzam8, che è stato scoperto il mese scorso e Apple non è in grado di risolverlo con un aggiornamento software. Ciò renderà anche permanente il jailbreak in una certa misura.

Il jailbreak checkra1n deve essere eseguito tramite un computer e lo strumento è attualmente disponibile solo per macOS. A causa del difetto utilizzato da checkra1n per violare la sicurezza del sistema, è possibile effettuare il jailbreak praticamente su tutti gli iPhone e iPad fino a iPhone X. Tuttavia, l'attuale versione dello strumento (v0.9) non supporta iPad Air 2, iPad 5a generazione , iPad Pro di prima generazione. La compatibilità con iPhone 1s, iPad mini 5, iPad mini 2 e iPad Air è poi in fase sperimentale e quindi effettuare il jailbreak di questi dispositivi per ora è rischioso.

Nonostante le limitazioni di cui sopra, è possibile eseguire il jailbreak di un'ampia gamma di iPhone e iPad. È sufficiente avere installata qualsiasi versione del sistema da iOS 12.3 all'ultimo iOS 13.2.2. Da notare però che per ora si tratta di un cosiddetto jailbreak semi-tethered, che dovrà essere ricaricato ogni volta che si spegne il dispositivo. Inoltre, checkra1n è consigliato solo agli utenti più esperti, poiché l'attuale versione beta potrebbe essere afflitta da bug. Ma se sei tra questi e desideri eseguire il jailbreak del tuo dispositivo, puoi seguire i passaggi seguenti di questo manuale.

Checkra1n-jailbreak

Checkra1n è il primo jailbreak in assoluto a sfruttare i bug di checkm8. Questo è legato alla bootrom, ovvero il codice base e immutabile (di sola lettura) che funziona su tutti i dispositivi iOS. Il bug colpisce tutti gli iPhone e iPad con processori da Apple A4 (iPhone 4) ad Apple A 11 Bionic (iPhone X). Poiché per funzionare utilizza hardware e bootrom specifici, non è possibile correggere l'errore con l'aiuto di una patch software. I processori (dispositivi) sopra menzionati supportano sostanzialmente un jailbreak permanente, cioè che può essere eseguito su qualsiasi versione del sistema.

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