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Nell’attuale mondo tecnologico si affronta spesso il passaggio al nuovo standard di rete 5G, che sta diventando sempre più diffuso. Anche se già qualche anno fa abbiamo potuto constatare una sua implementazione più ampia da parte dei produttori di telefoni concorrenti con sistema operativo Android, alla fine anche Apple non è rimasta con le mani in mano ed è riuscita a saltare sul carro. Il primo ad essere dotato di 5G è stato l'iPhone 12 (Pro), seguito dall'iPhone 13, secondo il quale è praticamente chiaro che il 5G sarà una cosa ovvia nei prossimi prodotti Apple.

A questo proposito non è del tutto chiaro quale sia il futuro di iPhone SE in termini di connettività 5G. L'attuale modello del 2020, ovvero la seconda generazione, offre solo LTE/4G. Il motivo per cui questo modello non offre ancora il 5G come i suoi pari è abbastanza chiaro: Apple sta cercando di ridurre il più possibile i costi di produzione per rendere la produzione e la vendita di questi modelli il più redditizia possibile. Sorge quindi la domanda: l’implementazione del 5G è davvero così costosa che vale la pena trascurarla? Quando guardiamo telefoni concorrenti con supporto 5G, possiamo notare anche modelli che costano solo 5mila corone e che comunque non mancano del già citato supporto.

Transizione da 3G a 4G/LTE

La risposta alla nostra domanda può essere in parte fornita dalla storia. Quando guardiamo gli iPad, in particolare la seconda e la terza generazione, possiamo vedere una differenza fondamentale tra loro. Mentre il modello del 2011 offriva supporto solo per le reti 3G, l'anno successivo il colosso di Cupertino è finalmente arrivato con il 4G/LTE. E la cosa migliore è che il prezzo non è cambiato di un centesimo: in entrambi i casi il tablet Apple partiva da 499 dollari. Ciò però non ci dice come sarà nel caso del 5G o se il passaggio a uno standard più nuovo farà aumentare i prezzi, ad esempio, anche di prodotti più economici.

Ma una cosa è certa: il 5G non è gratuito e i componenti necessari costano semplicemente qualcosa. Torniamo ad esempio al citato iPhone 12, che ha portato per primo questa novità. Secondo le informazioni disponibili, il modem 5G di questo telefono, nello specifico lo Snapdragon X55, è ancora più costoso rispetto, ad esempio, al pannello OLED utilizzato o al chip Apple A14 Bionic. Apparentemente avrebbe dovuto costare 90 dollari. Da questo punto di vista è chiaro a prima vista che la transizione dovrà riflettersi sul prezzo dei prodotti stessi. Inoltre, secondo diverse indiscrezioni, il colosso di Cupertino sarebbe al lavoro su un proprio modem, grazie al quale, in teoria, potrebbe ridurre sensibilmente i costi.

iPhone 12 Pro smontato
iPhone 12 Pro smontato

Allo stesso tempo, però, su una cosa si può contare. Le tecnologie avanzano costantemente e la pressione per implementare la connettività 5G è in aumento. Da questo punto di vista è ovvio che prima o poi i componenti necessari verranno incorporati anche in apparecchi più economici, ma i produttori non potranno alzare troppo il prezzo perché potrebbero essere spazzati via dalla concorrenza con relativa facilità. . Dopotutto, questo può essere visto anche adesso. Tuttavia, la cosa peggiore è ovviamente per gli operatori di telefonia mobile, che devono apportare modifiche radicali alla rete per ottenere il supporto 5G anche in altre località.

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