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I podcast di vario focus sono ancora molto popolari tra molti utenti. Una delle applicazioni che offre l'ascolto è il popolare servizio di streaming musicale Spotify, che ora, attraverso l'acquisizione della piattaforma Podz, ha deciso di migliorare la ricerca di nuovi podcast per i suoi utenti. Nella seconda parte del nostro riepilogo di oggi, parleremo di Facebook e dei suoi futuri standard comunitari.

Spotify acquista la piattaforma Podz, vuole migliorare ancora di più la sua offerta di podcast

Puoi utilizzare diverse app per ascoltare i podcast, ma anche il servizio di streaming musicale Spotify offre questa funzionalità. Ma trovare nuovi contenuti da ascoltare e guardare a volte può richiedere molto più che una semplice perdita di tempo. Spotify ha quindi deciso di provare a rendere più facile e divertente per i suoi ascoltatori la ricerca di nuovi podcast in futuro e, come parte di questo sforzo, alla fine della scorsa settimana ha acquistato la piattaforma Podz, che viene utilizzata proprio per scoprire nuovi programmi podcast. Si tratta di una startup i cui fondatori hanno sviluppato congiuntamente la funzione del cosiddetto "newsfeed audio", che contiene clip audio di un minuto da vari podcast.

spotify

Per selezionare i brevi clip menzionati, la piattaforma Podz utilizza la tecnologia di apprendimento automatico, con l'aiuto della quale vengono selezionati i momenti migliori di ciascun podcast. Gli utenti possono così farsi facilmente e rapidamente un'idea molto precisa di come appare effettivamente il podcast in questione e se vale la pena ascoltarlo e abbonarsi. Combinando la tecnologia sviluppata da Podz e il repertorio podcast di Spotify di 2,6 milioni di podcast, Spotify vuole portare la scoperta dei podcast sulla sua piattaforma a un livello completamente nuovo. Non si conoscono le informazioni sull'importo speso da Spotify per l'acquisizione della piattaforma Podz.

Facebook si prepara ad aggiornare i propri standard comunitari per specificare meglio la satira

Facebook ha deciso di aggiornare i propri standard comunitari per rendere più chiaro a tutte le parti in causa il modo in cui il popolare social network gestisce i contenuti satirici. "Aggiungeremo anche informazioni agli standard comunitari per chiarire quando consideriamo la satira come parte della nostra valutazione delle decisioni specifiche del contesto", afferma la relativa dichiarazione ufficiale di Facebook. Questa modifica ha lo scopo di aiutare i team di revisione dei contenuti che incitano all'odio a determinare se si tratta di satira. Facebook non ha ancora specificato i criteri in base ai quali distinguerà la satira lecita da quella inammissibile.

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