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Conosciamo l'Apple Watch da settembre dello scorso anno, durante l'autunno sono stati forniti agli sviluppatori gli strumenti per la creazione di applicazioni, ma tutto ha ancora un problema: l'orologio non è in vendita, quindi gli sviluppatori non possono provare le loro applicazioni nella pratica. Tranne pochi eletti. Apple ha fatto entrare nei suoi laboratori aziende selezionate, dove ha messo loro a disposizione il Watch.

Nelle stanze segrete, che sono rigorosamente sorvegliate e non vi è alcun segnale, secondo Bloomberg hanno sviluppatori di Facebook, BMW o United Continental Holdings. Circa un mese prima che l'orologio fosse messo in vendita, per la prima volta hanno potuto provare le loro app in un modo diverso dal simulatore per sviluppatori. Secondo 9to5Mac con generale ha agito da più di un centinaio di sviluppatori.

Ciò però non significa che Apple abbia in alcun modo ridotto la tutela del suo prodotto atteso. Nelle stanze in cui ha fatto testare gli sviluppatori delle app dell'orologio non c'è accesso a Internet e all'interno è consentito solo il codice sorgente delle app.

Apple è arrivata addirittura a garantire che i dischi su cui gli sviluppatori portano le loro applicazioni codificate rimangano presso la sede dell'azienda. Li restituirà quindi agli sviluppatori con l'avvicinarsi della data di rilascio dell'orologio. È molto probabile che Apple abbia detto a sviluppatori selezionati più di quanto rivelano i suoi strumenti, che altrimenti sarebbero disponibili gratuitamente.

Insieme all'uscita dell'Apple Watch possiamo aspettarci ad esempio applicazioni di Facebook o BMW, ma a seconda Cult of Mac se hanno nei laboratori segreti anche piccoli sviluppatori indipendenti che hanno già raggiunto il successo sulle piattaforme Apple.

Fonte: Bloomberg, Cult of mac
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