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Nel 1995 Apple “festeggiava” San Valentino in un modo davvero non convenzionale. Quel giorno, ha ampliato la causa originariamente intentata contro lo sviluppatore di San Francisco Canyon Company per includere Microsoft e Intel. Gli imputati avrebbero rubato il codice sorgente di Apple, che sarebbe stato poi utilizzato per migliorare la tecnologia del framework Video per Windows. Nell'ambito della causa, Apple minacciò Microsoft di sanzioni finanziarie dell'ordine di miliardi di dollari, alle quali l'allora direttore di Microsoft, Bill Gates, rispose minacciando di porre fine alla disponibilità del pacchetto Office per Mac.

Quando Apple permise la riproduzione video sui suoi computer nel 1990, superò molti dei suoi concorrenti. Nel novembre 1992, grazie all'accordo di Apple con la Canyon Company, la tecnologia QuickTime arrivò anche sui computer con sistema operativo Windows. Nel luglio dello stesso anno, Intel assunse Canyon per contribuire a migliorare la propria tecnologia Video per Windows.

Le difficoltà sorsero quando Apple affermò che il software risultante conteneva diverse migliaia di righe di codice create mentre Canyon era ancora sotto contratto con l'azienda di Cupertino. Nel febbraio 1995 Apple decise di intentare una causa contro lo sviluppatore, nella quale includeva anche Intel e Microsoft. In breve tempo, un giudice federale ordinò a Microsoft di interrompere la distribuzione della versione allora attuale di Video per Windows. Ciò è stato seguito dal rilascio di una nuova versione con la nota che non include il codice del driver concesso in licenza da Intel Corporation.

Apple ha lanciato il suo attacco in un periodo in cui Microsoft era al top con Windows 95. L'azienda di Cupertino ha accusato Microsoft di cercare di indebolirla trattenendo le versioni beta del suo nuovo sistema operativo. All’epoca, Microsoft forniva il suo software a circa 40 sviluppatori di software indipendenti, ma Apple si rifiutò di fornirlo finché non avesse ritirato tutte le sue azioni legali. Tra le altre sue richieste c'era la cancellazione di OpenDoc, il framework con cui Apple avrebbe dovuto competere con la tecnologia Microsoft. Un portavoce di Microsoft all'epoca disse che la società non aveva l'obbligo di fornire versioni beta del suo software ad Apple.

L'intera controversia ebbe inizio nell'agosto 1997, quando Apple acconsentì alle richieste di Microsoft e ritirò tutte le azioni legali, inclusa quella relativa al codice sorgente QuickTim. Ha inoltre accettato di rendere Internet Explorer il browser predefinito per i Mac (prima che fosse sostituito da Safari). Microsoft, a sua volta, ha acquistato azioni Apple senza diritto di voto per un valore di 150 milioni di dollari e ha continuato a supportare il lato software Mac.

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