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Dopo che le informazioni sulla scansione delle foto di iCloud alla ricerca di contenuti discutibili sono cambiate ogni giorno, anche la situazione relativa al caso dell'App Store cambia ogni giorno. Apple ne ha rilasciato un altro rapporto sui profitti, annunciando che gli sviluppatori potranno finalmente indirizzare i propri utenti al proprio negozio al di fuori dell'App Store. Naturalmente c'è un problema. 

La notizia arriva dopo la conclusione di un'indagine della Japan Fair Trade Commission (JFTC), che esamina le pratiche anticoncorrenziali di Apple dal 2019. La società ha ora confermato che, come parte dell'accordo con la JFTC, gli sviluppatori saranno in grado di comunicare direttamente agli utenti che possono registrarsi e gestire la propria iscrizione ai propri servizi attraverso un sito web esterno. In precedenza, secondo l'ultimo annuncio, queste informazioni non potevano assolutamente essere fornite, al massimo sotto forma di e-mail.

Il problema è che Apple consente di informare gli utenti solo per le applicazioni destinate ad essere "lette". Si tratta quindi di applicazioni con riviste digitali, giornali, libri, audio, musica e video (quindi probabilmente anche nel caso di Netflix, Spotify, ecc.). Queste linee guida per App Store verranno aggiornate all’inizio del 2022, quando entreranno in vigore anche le modifiche alle regole di abbonamento e acquisto in-app delineate nel precedente comunicato stampa. 

applicazione

Tuttavia, Apple continuerà ovviamente a promuovere il proprio sistema di pagamento come il più efficiente e sicuro sia per gli sviluppatori che per gli utenti. Semplicemente non impedirà ad alcune app di connettere gli utenti al loro sito Web per possibili acquisti (e facili per gli sviluppatori). Vale però la pena notare che, almeno per ora, le modifiche non riguardano gli acquisti regolari o in-app, ma solo per quanto riguarda gli abbonamenti. Tuttavia, con l’evolversi della situazione, potrebbero essere apportate ulteriori modifiche redazionali. 

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