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Oggi vediamo la piattaforma iCloud come parte integrante dell'ecosistema Apple. Ma iCloud non era presente fin dall'inizio. Apple ha lanciato ufficialmente il funzionamento di questa piattaforma nella prima metà di ottobre 2011, quando contemporaneamente si è verificato il passaggio definitivo dai computer come quartier generale digitale a una soluzione cloud.

Il lancio di iCloud ha consentito agli utenti dei dispositivi Apple di archiviare automaticamente e "in modalità wireless" i contenuti, che sono stati poi resi disponibili su tutti i loro prodotti compatibili con iCloud. La piattaforma iCloud è stata introdotta da Steve Jobs durante la sua presentazione alla conferenza degli sviluppatori, ma sfortunatamente non è vissuto abbastanza per vederne il lancio ufficiale.

Per molti anni, la visione di Jobs di una sede digitale è stata soddisfatta dal Mac come archivio di media e altri contenuti. Le cose iniziarono lentamente a cambiare con l'arrivo del primo iPhone nel 2007. Essendo un dispositivo multifunzionale che aveva anche la capacità di connettersi continuamente a Internet, l'iPhone rappresentava almeno in parte un sostituto del computer per molti utenti in un certo numero di modi. Non molto tempo dopo l’uscita del primo iPhone, Jobs iniziò a formulare in modo ancora più concreto la sua visione di una soluzione cloud.

La prima rondine è stata la piattaforma MobileMe, lanciata da Apple nel 2008. Gli utenti pagavano 99 dollari all'anno per usarla, e MobileMe veniva utilizzato per archiviare directory, documenti, immagini e altri contenuti nel cloud, da dove gli utenti potevano scaricare questi contenuti sul proprio computer. Dispositivi Apple. Sfortunatamente, MobileMe si è rivelato un servizio molto inaffidabile, cosa che comprensibilmente ha sconvolto anche lo stesso Steve Jobs poco dopo il suo lancio. Alla fine, Jobs decise che MobileMe aveva tragicamente offuscato la reputazione di Apple e decise di farla finita per sempre. Eddy Cue avrebbe dovuto supervisionare la creazione di una nuova e migliore piattaforma cloud.

Sebbene iCloud sia nato in un certo senso dalle ceneri rimaste dopo la piattaforma MobileMe bruciata, era incomparabilmente migliore in termini di qualità. Steve Jobs ha scherzosamente affermato che iCloud è in realtà un "disco rigido nel cloud". Secondo Eddy Cu, iCloud era il modo più semplice per gli utenti Apple di gestire i contenuti: "Non devi pensare a sincronizzare i tuoi dispositivi perché avviene gratuitamente e automaticamente", disse all'epoca in un comunicato stampa.

 

Certo, anche la piattaforma iCloud non è impeccabile al 100%, ma a differenza del già citato MobileMe non si può certo dichiarare un errore palese. Ma nel corso degli anni della sua esistenza è riuscito a diventare un aiuto indispensabile per i possessori di dispositivi Apple, mentre l'azienda Apple lavora costantemente non solo per migliorare iCloud stesso, ma anche su vari servizi ad esso collegati.

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