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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ricevuto una petizione che riguarda l'effetto di un campo elettromagnetico sul corpo umano. Il suo argomento è l'effetto delle tecnologie wireless contenute non solo nelle cuffie AirPods sulla salute umana.

L'intera situazione ha suscitato un eccessivo interesse da parte dei media. Articoli come “Gli AirPods sono pericolosi? 250 scienziati firmano una petizione che mette in guardia contro il cancro causato dalla tecnologia wireless nelle cuffie”. Tutti questi titoli hanno un denominatore comune: il sensazionalismo. La realtà non è così calda.

I fatti sono chiari. La petizione è stata firmata nel 2015, quando ancora non esistevano gli AirPods. Inoltre, un campo elettromagnetico (EMF) è presente praticamente in ogni dispositivo dotato di tecnologie wireless come Bluetooth, Wi-Fi o modem per ricevere un segnale mobile. Che si tratti del telecomando della TV, di un baby monitor, di uno smartphone o delle cuffie citate, ognuno ha una quantità diversa di campi elettromagnetici.

Gli scienziati si occupano della questione degli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana dal 1998 e, anche durante l'osservazione a lungo termine, dopo dieci anni non sono stati in grado di dimostrare gli effetti negativi sul corpo. Lo studio è ancora in corso e finora non ci sono indicazioni contrarie. Inoltre, la tecnologia wireless è in continua evoluzione e vengono creati diversi standard e norme che, ad esempio, limitano la potenza trasmessa.

Gli AirPods salutano FB

Gli AirPods brillano meno, ad esempio, dell'Apple Watch

Torniamo agli AirPods, più radiazioni penetrano nel tuo corpo attraverso un normale segnale mobile o reti Wi-Fi completamente comuni e onnipresenti. Il Wi-Fi utilizza 40 milliwatt di potenza, mentre il Bluetooth utilizza 1 mW. Questo è, dopo tutto, il motivo per cui dietro una porta più resistente si perde il segnale Bluetooth, mentre anche il vicino si connette al Wi-Fi di casa.

Ma non è tutto. Gli AirPod utilizzano il moderno standard Bluetooth 4.1 Low Energy (BLE), che non ha più molto in comune con il Bluetooth originale. La potenza di trasmissione massima di BLE negli AirPods è di soli 0,5 mW. A proposito, questo è un quinto di ciò che il Bluetooth 2.0 ha reso possibile dieci anni fa.

Inoltre, gli AirPods si basano anche sulla percezione acustica dell’orecchio umano. Utilizza non solo la forma del telefono, ma anche le opzioni del codec AAC. Paradossalmente gli AirPod sono i meno “dannosi” tra tutti i dispositivi Apple. Ogni iPhone o anche Apple Watch emette molte più radiazioni elettromagnetiche.

Finora la tecnologia ha dimostrato di non avere effetti negativi sulla salute umana. Naturalmente, la cautela non è mai sufficiente e la stessa Apple presta maggiore attenzione a questo problema. D’altra parte, non bisogna farsi prendere dal panico leggendo i vari titoli. Nel frattempo gli studi scientifici continuano e, se dovessero riscontrare delle conseguenze, verranno sicuramente pubblicati a tempo debito. Quindi per ora non devi buttare via i tuoi AirPods.

Fonte: AppleInsider

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