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Nella parte odierna del nostro consueto ritorno al passato, tra qualche tempo parleremo nuovamente di Apple. Oggi è l'anniversario della leadership di John Sculley in Apple. John Sculley fu originariamente portato in Apple dallo stesso Steve Jobs, ma alla fine le cose si svilupparono in una direzione leggermente diversa.

Johnny Sculley prende la testa di Apple (1983)

L'8 aprile 1983 John Sculley fu nominato presidente e amministratore delegato di Apple. Prima di entrare in Apple, è stato reclutato dallo stesso Steve Jobs, con l'aiuto dell'ormai famosa domanda suggestiva, se Sculley volesse vendere acqua zuccherata per il resto della sua vita, o se preferirebbe aiutare a cambiare il mondo - prima di unirsi ad Apple, John Sculley ha lavorato nella società PepsiCo. Steve Jobs all'epoca voleva comprensibilmente dirigere Apple da solo, ma l'allora CEO Mike Markkula era fermamente convinto che non fosse in ogni caso una buona idea e che Steve Jobs non fosse pronto ad assumersi una responsabilità così grande.

Dopo che Sculley fu promosso alla carica di presidente e direttore di Apple, i suoi disaccordi con Steve Jobs iniziarono ad aumentare. Le continue controversie alla fine portarono Steve Jobs a lasciare Apple. John Sculley rimase alla guida della Apple fino al 1993. I suoi inizi non possono certo essere descritti come un vero e proprio insuccesso: all'inizio l'azienda crebbe relativamente bene sotto le sue mani e dal suo laboratorio emersero una serie di prodotti interessanti della linea PowerBook 100. Diverse ragioni portarono alla sua partenza: tra le altre cose, Sculley prese in considerazione l'idea di trasferirsi e cambiare lavoro ed era interessato a una posizione di leadership presso IBM. Inoltre fu coinvolto sempre più attivamente negli eventi politici e all'epoca sostenne la campagna presidenziale di Bill Clinton. Dopo la sua partenza dall'azienda, Michael Spindler ha assunto la direzione di Apple.

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